VIVA! La serie Youtube!

VIVA! La serie Youtube!

All’inizio dell’autunno del 2020, per presentare il mio libro Fucking Genius (Harper Collins) ho pedalato da Milano a Milazzo in Sicilia, incontrando i ricercatori e gli innovatori che stanno cambiando il nostro Paese. Ho ripreso tutto con una piccola telecamera, quelle che trovate qui sotto sono le 12 tappe fatte lungo l’Italia… Buona...
Nuovo Libro!

Nuovo Libro!

Venerdì 10 novembre 2017 esce il mio nuovo libro “4 punto 0. Fabbriche, professionisti e prodotti della Quarta Rivoluzione Industriale (Hoepli, 2017). Picasso diceva di “aver impiegato tutta la vita per imparare a disegnare come un bambino”. Parafrasando, mi sembra di poter dire che l’umanità ci ha messo 3 rivoluzioni industriali, circa 200 anni, per tornare a lavorare come nel Rinascimento. La Quarta rivoluzione industriale appare come un nuovo paradigma, meno verticale e ingegneristico, più orizzontale ed ecosistemico, dove l’uomo tornerá a usare la sua immaginazione, delegando alle macchine (robot e intelligenze artificiali) la conoscenza. Multiculturalità, Interdisciplinarità e Design Thinking, queste le skill da potenziare per vivere bene nel futuro. Il mio ultimo libro “4 Punto 0. Fabbriche, Professioni e Prodotti della Quarta Rivoluzione Industriale.” (Hoepli 2017), scritto a 6 mani con i miei soci Francesco Colorni e Bernardo Gamucci e con la bellissima prefazione di Marco Gay, parla di tutto questo con uno sguardo ampio e antropologico. Un libro per capire e per prepararsi al cambiamento. Buona lettura, se non hai voglia di andare in libreria, qui puoi comprare il...
Autodeterminazione e basta.

Autodeterminazione e basta.

Prima di partire per le vacanze mi hanno chiesto di scrivere un pezzo sull’autoderminazione. Questo tema mi è sempre stato caro e credo ne sia uscito un ottimo pezzo, eccolo: Nel dizionario della lingua italiana alla parola “autodeterminazione” corrisponde una lapidaria definizione: facoltà di operare scelte autonome. Punto. Troppo poco per un concetto così forte. L’autodeterminazione merita più di cinque semplici parole, ecco perché, per sanare questo debito, apro questo articolo con una citazione tratta da una celebre serie televisiva: Lost. Una citazione che nella mia testa trova forti assonanze con la parola “autodeterminazione”. È John Locke a parlare: “Hey, hey, non se ne vada, aspetti, lei non sa con chi ha a che fare. Non dica più che non posso farcela. Questo è destino, questo è il mio destino. Io devo esserci maledizione. Non ditemi che non lo posso fare.” A favore di chi non avesse visto la bellissima serie televisiva ricordo che…continua a leggere su...
Un viaggio vero a Bitonto – Wired

Un viaggio vero a Bitonto – Wired

Bitonto vera ispirazione All’inizio della primavera 2017 sono stato a Bitonto, ospite dell’Accademia Vitale Giordano. Nella città pugliese, oltre a respirare un’atmosfera ricca di scienza e cultura, ho scoperto una bellissima attività del fablab locale e ne ho scritto su Wired…leggi l’articolo. L’automazione incontra la tradizione, l’esempio di Bitonto   Qui altre foto della mia visita al fablab e della “macchina processionale” stampata in 3D da FabLab Bitonto....
e-commerce e smart city il nostro futuro. Netcomm Forum 2017

e-commerce e smart city il nostro futuro. Netcomm Forum 2017

Quando all’alba di questo decennio ho sentito parlare per la prima volta di “Smart City”, questo termine mi è sembrato solo uno slogan alla moda. Mi sbagliavo e oggi ho imparato che dare un nome alle cose è importante. Le nuove parole sono spesso un driver fondamentale per il cambiamento, perché, parafrasando Mahatma Gandhi, “le parole diventano comportamento, i comportamenti abitudini, le abitudini valori e, infine, i valori diventano il nostro destino.” Così, in questi ultimi anni, quello che all’inizio del decennio poteva apparire solo come una parola alla moda, grazie alle tecnologie digitali e all’innovazione, si sta trasformando lentamente ma inesorabilmente in politiche, imprenditoria e nuove abitudini per molti cittadini e dunque nel destino dell’umanità. Oggi, e ancor di più domani, vivremo in città simili ad organismi intelligenti che sapranno consumare cibo, energia e merci in modo più efficiente. In questo senso giocherà un ruolo fondamentale il commercio elettronico (e-commerce, un’altra parola capace di graffiare il nostro tempo). Un nuovo tipo di commercio, che permette un consumo “on demand” e che potrà abbattere gli sprechi, la mobilità superflua delle merci, restituendoci una città diversa, in cui i negozi fisici torneranno a essere botteghe, in senso rinascimentale, in cui coltiveremo e affineremo il rapporto tra consumatore e produttore, attori del commercio, che in città si fonderanno in una figura chiamata “prosumer” (produttore+consumatore), capace di personalizzare i propri prodotti attraverso nuove tecnologie di fabbricazione e consumo digitale. Ma il digitale e l’e-commerce, nel frattempo, devono liberarci da tutte quelle noiose routine che ancora oggi occupano il nostro tempo. In quest’ottica le aziende, per crescere, dovranno potenziare la propensione al commercio...