PASSIONE PER L’INNOVAZIONE

Sono un fisico e da 25 anni mi occupo di diffusione della cultura scientifica, tecnologica e dell’innovazione. Lo faccio nelle aule universitarie, sul web, nei musei, nell’editoria, in radio, in televisione, nelle aziende e nei FabLab. Il mio interesse non è solo tecnico, le mie attività si focalizzano soprattutto sul rapporto uomo/tecnologia, con tutte le ripercussioni sociali e antropologiche che questo rapporto comporta e comporterà.

Dal 2000 al 2010 sono stato curatore al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano
Dal 2013 al 2020 sono stato direttore della collana scientifica Microscopi (Hoepli)
Nel 2016 ho vinto il “Federico Faggin Innovation Award”
Dal 2017 sono Ambasciatore dell’AIRC (Associazione Italiano Ricerca sul Cancro).
Nel 2019 ho vinto il Bea Gran Prix Award con Piano B per il lavoro Leonardo Horse Project
Nel 2020 ho vinto il premio “Campione di Innovazione” di Confindustria Chieti Pescara
Nel 2022 ho vinto la 26° Edizione del Premio Mediastars con il progetto STEM “Crescendo con Clementoni”
Dal 2023 sono membro del comitato scientifico di Step, STEP FuturAbility District di Fastweb
Nel 2023 ho vinto il Premio “Il verde e il blu” per la mia attività di divulgazione e innovazione.
Nel 2024 ho vinto il “Premio Ghemme” (mia città natale), per l’attività di diffusione della cultura scientifica.

Guarda il mio TEDx a Firenze, il mio TEDx a Torino o seguimi su Amazon TV con X-Makers, su Rai Scuola Memex (2016) o su Rai Due Detto Fatto (2017) o su Rai Scuola ToolBox (2019), o su Touch di RaiPlay (2023). Ascolta il mio appassionato podcast F***ing Genius. Nel 2023 sono stato protagonista della serie The Yellow Sofa dove per Eni racconto il futuro dell’energia.
Vieni a trovarmi nel FabLab che ho fondato e dove lavoro tutti i giorni contribuendo alla digital trasformation delle aziende italiane.

Questi sono i miei libri: La Banda di Via Panisperna (2015) Innovatori! (2016) e 4 punto 0 (2017), Leonardo Primo Designer (2019), tutti pubblicati da Hoepli. Nel 2020 ho pubblicato F***ing Genius per HarperCollins. Il mio ultimo libro è Noi siamo Tecnologia pubblicato per Mondadori Strade Blu (2021)

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STORIE, NEWS ed EVENTI dal mondo dell’INNOVAZIONE.

 

Ambasciatore AIRC

La settimana scorsa ho incontrato una scienziata giovane, promettente e appassionata, Federica Facciotti. La sua ricerca é finanziata da AIRC, di cui sono orgogliosamente ambasciatore. Tornata dagli States 4 anni fa grazie alle vostre donazioni e all’impegno di AIRC, Federica ha fondato una startup insediandosi nel campus di IFOM/IEO a Milano, una delle eccellenze italiane per la Ricerca contro il cancro. Grazie al programma “In viaggio con la ricerca” di AIRC ho incontrato eparlato con Federica per quasi due ore, abbiamo parlato del suo lavoro, delle sue ricerche e soprattutto della sempre piú forte speranza di trovare soluzioni efficaci per combattere il cancro. Federica lavora in particolare sulle cellule del sistema immunitario e, insieme al suo team, cerca di capire come aiutarle a non farsi “fregare” dalle cellule tumorali. Visitando il suo laboratorio, infatti, ho scoperto che le cellule tumorali, una volta formatasi nell’organismo, fanno di tutto per non farsi notare o per rendere inefficace il lavoro del sistema immunitario: l’obiettivo di Federica é quello di aiutare le cellule “buone”, in particolare i linfociti T e le cellule natural killer a combattere con più forza nel nostro organismo. Per me, fisico, é bellissimo vedere il rigore e la potenza del metodo scientifico applicato in una lotta così cruciale per l’umanità, ma permettetemi di dire che a darmi piú speranza é la grande passione e l’umanità dei ricercatori che lavorano come Federica in questo settore di ricerca. Sono davvero fiero di essere ambasciatore di AIRC e sono ancora piú orgoglioso di poter raccontare le storie di donne come Federica che ogni giorno mettono in campo le loro competenze e le loro...

Nuovo Libro!

Venerdì 10 novembre 2017 esce il mio nuovo libro “4 punto 0. Fabbriche, professionisti e prodotti della Quarta Rivoluzione Industriale (Hoepli, 2017). Picasso diceva di “aver impiegato tutta la vita per imparare a disegnare come un bambino”. Parafrasando, mi sembra di poter dire che l’umanità ci ha messo 3 rivoluzioni industriali, circa 200 anni, per tornare a lavorare come nel Rinascimento. La Quarta rivoluzione industriale appare come un nuovo paradigma, meno verticale e ingegneristico, più orizzontale ed ecosistemico, dove l’uomo tornerá a usare la sua immaginazione, delegando alle macchine (robot e intelligenze artificiali) la conoscenza. Multiculturalità, Interdisciplinarità e Design Thinking, queste le skill da potenziare per vivere bene nel futuro. Il mio ultimo libro “4 Punto 0. Fabbriche, Professioni e Prodotti della Quarta Rivoluzione Industriale.” (Hoepli 2017), scritto a 6 mani con i miei soci Francesco Colorni e Bernardo Gamucci e con la bellissima prefazione di Marco Gay, parla di tutto questo con uno sguardo ampio e antropologico. Un libro per capire e per prepararsi al cambiamento. Buona lettura, se non hai voglia di andare in libreria, qui puoi comprare il...

Scienza per tutti su Rai Due

Per la stagione 2017/2018 sarò parte dello staff di tutor di “Detto Fatto” il programma televisivo di intrattenimento di Rai Due, che va in onda tutti i giorni nella fascia pomeridiana dalle14.00 alle 16.00 con la conduzione di Caterina Balivo. Nel programma, porterò la mia passione per la scienza sperimentale, eseguendo semplici e divertenti esperimenti scientifici, facilmente ripetibili dal pubblico a casa con oggetti di uso quotidiano. In poche parole: la scienza per tutti! Tra le decine di tutor e tutorial anche la scienza trova il suo spazio con una frequenza di circa due puntate al mese. Cercheremo di raccontare il fascino del laboratorio e della sperimentazione scientifica in modo leggero e divertente ma allo stesso tempo scientificamente rigoroso. Vi aspetto in onda!...

Cultura e Business: ora!

Se scendessi in politica questo sarebbe il mio manifesto: la cultura come asset per il business. Invece sono un imprenditore e vorrei avere colleghi colti con cui fare business…Ecco il mio articolo per Centodieci! La nostra cultura non va solo celebrata, ma utilizzata nel presente per costruire un futuro...

Autodeterminazione e basta.

Prima di partire per le vacanze mi hanno chiesto di scrivere un pezzo sull’autoderminazione. Questo tema mi è sempre stato caro e credo ne sia uscito un ottimo pezzo, eccolo: Nel dizionario della lingua italiana alla parola “autodeterminazione” corrisponde una lapidaria definizione: facoltà di operare scelte autonome. Punto. Troppo poco per un concetto così forte. L’autodeterminazione merita più di cinque semplici parole, ecco perché, per sanare questo debito, apro questo articolo con una citazione tratta da una celebre serie televisiva: Lost. Una citazione che nella mia testa trova forti assonanze con la parola “autodeterminazione”. È John Locke a parlare: “Hey, hey, non se ne vada, aspetti, lei non sa con chi ha a che fare. Non dica più che non posso farcela. Questo è destino, questo è il mio destino. Io devo esserci maledizione. Non ditemi che non lo posso fare.” A favore di chi non avesse visto la bellissima serie televisiva ricordo che…continua a leggere su...

Le mille lire come social network.

Cosa c’entrano le mille lire con Mark Zuckerberg? Il mio ultimo articolo per Centodieci è una ricerca delle origini sociali dei social network, partendo da un’ipotesi bizzarra: le mille lire come un facebook ante litteram… “Perché non scriviamo più sulle banconote? O forse sarebbe più giusto chiedersi: perché scrivevamo sulle banconote? Forse i più giovani non se lo ricorderanno ma prima dell’arrivo dell’Euro (2002), vi era l’abitudine, piuttosto diffusa, di lasciare messaggi (a penna!) sulla cartamoneta. Le banconote più scarabocchiate erano le mille lire. Stracciatissime mille lire. Prestazioni sessuali a basso prezzo e relativi numeri di telefono. Battute stupide (Scemo chi legge). Ma anche calcoli e liste della spesa. Nomi. Nomi di amori. … … Continua a leggere qui Un tempo scrivevamo sulle banconote: scambiarsi messaggi è un bisogno che la tecnologia ha...

Un viaggio vero a Bitonto – Wired

Bitonto vera ispirazione All’inizio della primavera 2017 sono stato a Bitonto, ospite dell’Accademia Vitale Giordano. Nella città pugliese, oltre a respirare un’atmosfera ricca di scienza e cultura, ho scoperto una bellissima attività del fablab locale e ne ho scritto su Wired…leggi l’articolo. L’automazione incontra la tradizione, l’esempio di Bitonto   Qui altre foto della mia visita al fablab e della “macchina processionale” stampata in 3D da FabLab Bitonto....

La bicicletta come scuola di filosofia

Il mio ultimo pezzo per Centodieci è una vera e propria dichiarazione d’amore per la bicicletta, non tanto come mezzo di trasporto ma come scuola di un buon vivere. “E poi, di colpo, assumi quella postura, quell’atteggiamento di chi comanda la propria vita, la propria direzione: la gamba si allunga, le spalle si allargano, il petto si gonfia. Tutto funziona meglio.” Continua a leggere qui… Nulla insegna direzione ed equilibrio quanto un giro in...

Nuovo smartphone LG G6, che foto!

Se l’Homo Sapiens non fosse animato da spirito d’innovazione, nel 1844 Samuel Morse non avrebbe inaugurato la prima linea telegrafica tra Washington e Baltimora (60 km) per correre più veloce della posta. Così, allo stesso modo, Alexander Graham Bell, solo 30 anni più tardi, nel 1876, non avrebbe brevettato per primo il telefono per superare in comodità il telegrafo. Guidati da questo spirito, da questa eterna competizione, passo dopo passo, siamo arrivati al web negli anni Novanta e poi all’innovazione più importante del XXI secolo, ovvero gli smartphone che, oggi, anno dopo anno, modello dopo modello, si superano per spingerci sempre un passo avanti, verso il futuro. E’ sempre più chiaro che l’innovazione è il vero motore dell’umanità e ogni giorno possiamo scoprirla e promuoverla da protagonisti cambiando e migliorando con essa. Ecco perché sono particolarmente felice di scoprire con voi il nuovo LG G6 e raccontarvi alcune sue caratteristiche davvero innovative. Dopo aver effettuato l’unboxing, quello che mi ha subito colpito, prendendo il mano questo smartphone, sono state le dimensioni del suo schermo in relazione alle dimensioni del telefono stesso: grazie al sistema FullVision (che riduce la cornice al minimo) il G6 permette una buona maneggiabilità, regalando però uno schermo davvero enorme: 5.7 pollici! Come spesso capita quando si scopre un nuovo smartphone, i primi minuti li ho passati a sperimentare la fotocamera. A dire la verità, visto la varietà delle funzioni presenti nel G6, più che qualche minuti ho passato più di un’ora giocando e sperimentando tutte le varie opzioni possibili. Quello che mi ha colpito è stata l’opzione grandangolare che porta il campo visivo fino a...

e-commerce e smart city il nostro futuro. Netcomm Forum 2017

Quando all’alba di questo decennio ho sentito parlare per la prima volta di “Smart City”, questo termine mi è sembrato solo uno slogan alla moda. Mi sbagliavo e oggi ho imparato che dare un nome alle cose è importante. Le nuove parole sono spesso un driver fondamentale per il cambiamento, perché, parafrasando Mahatma Gandhi, “le parole diventano comportamento, i comportamenti abitudini, le abitudini valori e, infine, i valori diventano il nostro destino.” Così, in questi ultimi anni, quello che all’inizio del decennio poteva apparire solo come una parola alla moda, grazie alle tecnologie digitali e all’innovazione, si sta trasformando lentamente ma inesorabilmente in politiche, imprenditoria e nuove abitudini per molti cittadini e dunque nel destino dell’umanità. Oggi, e ancor di più domani, vivremo in città simili ad organismi intelligenti che sapranno consumare cibo, energia e merci in modo più efficiente. In questo senso giocherà un ruolo fondamentale il commercio elettronico (e-commerce, un’altra parola capace di graffiare il nostro tempo). Un nuovo tipo di commercio, che permette un consumo “on demand” e che potrà abbattere gli sprechi, la mobilità superflua delle merci, restituendoci una città diversa, in cui i negozi fisici torneranno a essere botteghe, in senso rinascimentale, in cui coltiveremo e affineremo il rapporto tra consumatore e produttore, attori del commercio, che in città si fonderanno in una figura chiamata “prosumer” (produttore+consumatore), capace di personalizzare i propri prodotti attraverso nuove tecnologie di fabbricazione e consumo digitale. Ma il digitale e l’e-commerce, nel frattempo, devono liberarci da tutte quelle noiose routine che ancora oggi occupano il nostro tempo. In quest’ottica le aziende, per crescere, dovranno potenziare la propensione al commercio...